RECENSIONI: Hallucigenia, di Autori Vari

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DAL WEB: Basta con elfi buoni e Oscuri Signori, barbari sotto steroidi e intrighi di palazzo! Abbiamo inviato diciotto immaginifici autori italiani là dove nessun racconto fantasy è mai arrivato prima. "Hallucigenia" è l'antologia di storie surreali e psichedeliche che vi porterà oltre i confini di questo livello d'esistenza.


COMMENTO: L'idea che sta alla base di "Hallucigenia", antologia curata dai sempre attivissimi Andrea Berneschi e Michele Borgogni, è talmente intrigante da diventare vincente di default. Se poi a loro affianchiamo una serie di autori dalla penna indiscutibilmente affascinante ecco che ci ritroviamo con diciotto racconti che non vogliono ridefinire il genere ma che, molto umilmente, cercano, spesso riuscendoci, di mostrare altre vie percorribili all'interno del fantasy odierno (che si tratti di High, Urban, Dark, S&S non fa alcuna differenza). Nelle quattrocento e spara pagine di "Hallucigenia" troveremo quindi una gran quantità di voci nostrane: alcune già affermate, altre pronte a farsi spazio a spallate nell'affollato panorama della letteratura fantastica tricolore, ma tutte guidate dal sacro fuoco dell'ispirazione e da un entusiasmo che oserei definire fanciullesco.
Certo, su diciotto racconti direi che ce ne sono almeno tre che il sottoscritto non ha capito/apprezzato del tutto, ma parliamo di una caratteristica endemica di qualsiasi antologia che vede al proprio interno una pluralità di voci così importanti e diverse fra loro. Trattasi comunque di eccezioni che confermano la regola, perché la maggior parte delle storie contenute in "Hallucigenia" coglie pienamente nel segno.
E quindi i Curatori della raccolta confermano la bontà delle loro penne e delle loro idee con i rispettivi racconti, Smojver e Ghetta si divertono e fanno divertire chi li legge, Marasciulo gioca pericolosamente con l'astratto e l'onirico ma vince la sua scommessa, per non parlare di Corigliano che ha un'idea di base talmente intrigante che sarebbe quasi uno scandalo non costruirci un'intera trilogia. E ancora Cicali raggiunge vette di lirismo assoluto nel suo "Canto di Battaglia", la Toniolo ci regala un avvincente e suggestivo omaggio a Hyeronimus Bosch in "Sogna il Mio Nome" mentre Viscusi chiude in bellezza con il toccante "Il Canto della Gigattera". Forse sono proprio questi tre i racconti che hanno colpito maggiormente il sottoscritto, ma il bello di un'antologia che può vantare nomi di tale livello è che ognuno, in qualche modo, troverà qualcosa di diverso da ricordare fra le pagine della raccolta.
Insomma, la scommessa di Berneschi/Borgogni è assolutamente vinta, l'esperimento ha funzionato e si spera davvero che, in qualche modo, "Hallucigenia" possa diventare un appuntamento costante nel panorama fantastico italiano.






DISCO DA ABBINARE: Dream Evil - Dragonslayer, perché trovare un lavoro che mescoli psichedelia, surrealismo e anche un certo rispetto per la tradizione in un ambito spesso conservatore come l'heavy metal diventa piuttosto difficile. Per cui ho scelto il primo lavoro dei Dream Evil, disco heavy metal che più tradizionale non si può, ma che condivide con la raccolta curata da Berneschi e Borgogni tanto entusiasmo, idee e una freschezza notevole. Il risultato, di fatto, è lo stesso: un grande, fottutissimo divertimento.

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